Oggi ricorre il Giornata mondiale della sindrome di Down una data che dovrebbe farci riflettere su come, in un contesto di crisi economica e precarietà del lavoro, le persone con Sindrome di Down hanno ancora più difficoltà ad accedere al lavoro quando in realtà il lavoro è un bene fondamentale per lo sviluppo dell'autonomia personale, il rafforzamento dell'autostima e la soddisfazione interiore di ogni essere umano.
Per qualsiasi essere umano, il lavoro è molto più di un mezzo di stabilità economica, è anche un ambiente di socializzazione e un'opportunità per stabilire una routine di abitudini e orari. Il lavoro ci aiuta a mettere in pratica le nostre conoscenze teoriche.
Le persone con Sindrome di Down Hanno capacità diverse, come ogni essere umano, sono persone uniche e irripetibili con un talento specifico. Tuttavia, è difficile per loro dimostrare questo talento nella pratica se non viene data loro una prima opportunità professionale. Dovrebbe essere sollevato l'integrazione delle persone con la sindrome di Down nel mercato del lavoro come beneficio sociale di una società evoluta in cui ogni essere umano può aggiungere il proprio valore.
Pertanto, è importante promuovere nelle politiche aziendali valori che vadano oltre il piano economico, ad esempio la sensibilità. Le aziende a vocazione umanistica sono quelle che osservano nella loro funzione quotidiana una possibilità di apportare un bene alla società.
Per le persone con Sindrome di Down, il lavoro è anche un mezzo che permette loro di aumentare la propria libertà. Da segnalare l'ottimo lavoro di associazioni ed enti impegnati nella causa in difesa dei diritti delle persone con Sindrome di Down, che, in definitiva, sono diritti di tutti.